Detrazioni per interventi di recupero edilizio e risparmio energetico | 2018

Già nel corso del 2017, in caso di ristrutturazioni edilizie di recupero e a scopo di risparmio energetico, erano state messe in atto agevolazioni fiscali, al fine di promuovere queste pratica. In questi giorni è stato ufficializzato il testo legislativo riguardo al 2018, che proroga alcuni sconti fiscali ed aggiunge qualche interessante novità.

Cosa si intende per ristrutturazioni edilizie di recupero e a risparmio energetico

Le ristrutturazioni edilizie di recupero sono tutte quelle migliorie apportate ad un edificio a scopo abitativo, per evitarne l’abbattimento. Rientrano in questa categoria le case vecchie con la facciata o il tetto rovinati, le unità abitative che hanno subito danni a causa di terremoti o altri eventi climatici e tutti gli edifici che vengono rimessi in sesto anziché abbandonati, disabitati o demoliti. Le ristrutturazioni a risparmio energetico, invece, prevedono un vasto corollario di interventi, sia esterni che interni, atti a coibentare meglio gli edifici ad uso abitativo e a risparmiare energia elettrica e combustibili per riscaldare. Le agevolazioni fiscali sulla miglioria isolante nascono dalla necessità di contenere l’inquinamento atmosferico e dalla volontà di sensibilizzare tutti i cittadini a contribuire attivamente, ognuno nel proprio piccolo, a questo progetto, nell’interesse e per il benessere di tutti e del Pianeta.

Quali sono gli interventi di ristrutturazione sui quali chiedere lo sgravio fiscale nel 2018

La Legge di Bilancio 2018 entrerà in vigore il 1° gennaio 2018 e sarà valida fino al 31 dicembre 2018. Le opere di ristrutturazione edilizie di recupero e a risparmio energetico che rientreranno nella scontistica fiscale saranno:

Ristrutturazioni esterne a scopo di recupero: rifacimento facciate, tetto, infissi e portoni fatiscenti, per rendere abitabile un edificio che, altrimenti, andrebbe demolito
Ristrutturazioni interne od esterne a scopo di coibentazione: tetti, muri esterni ma anche controsoffittature e contropareti interne, infissi e porte nuove coibentanti
Ristrutturazioni che utilizzano energie alternative: impianti fotovoltaici con pannelli a tetto, impianti energetici alternativi come quelli eolici, geotermici, ad energia solare
Acquisto di impianti riscaldanti e climatizzanti a basso impatto energetico

Su tutti questi grossi lavori edilizi la Legge di Bilancio 2018 ha confermato la possibilità di ottenere uno sgravio fiscale del 50% sul totale della spesa, fino ad un investimento pari a 96.000 euro.

Gli altri bonus inclusi nella Legge di Bilancio 2018

Il nuovo testo legislativo prevede altri bonus minori, atti a sostenere le famiglie e ad incrementare le migliorie per il risparmio energetico e la tutela del verde. A questo proposito ha confermato proprio il cosiddetto “bonus verde“, una delle novità rispetto all’anno passato: si tratta di un rimborso fiscale pari al 36% su una spesa totale di massimo 5.000 euro sostenuta per la cura di giardini, terrazzi verdi, orti privati o esterni con piante, alberi o prato. È stato confermato anche l’ecobonus sui mobili, che prevede il rimborso fiscale del 50% su una spesa massima di 10.000 euro per l’acquisto di grandi elettrodomestici in classe energetica A o superiore o di nuovi mobili. Non sono inclusi, nel bonus mobili, i complementi d’arredo o i pezzi di arredo non necessari. Il bonus può essere applicato a tavoli, cucine, sanitari, armadi, letti, scrivanie, poltrone e divani ma non a tappeti, lampade, lampadari, oggetti di design esclusivamente decorativi.

Come si richiede, ed ottiene, la detrazione per recupero edilizio e risparmio energetico

Chiunque effettui lavori o acquisti che rientrano nella Legge di Bilancio 2018, a partire dal 1° gennaio, potrà, in sede di dichiarazione di redditi del 2018 o del 2019, presentare tutte le fatture relative alla ristrutturazione o agli acquisti effettuati. Nel conteggio dell’investimento possono essere incluse:

– la manodopera
– le spese di trasporto e montaggio
– le spese delle uscite dei tecnici per i sopralluoghi
– tutti i materiali accessori

Sul totale dell’investimento effettuato e, in base alla percentuale di sgravio prevista per il tipo di ristrutturazione o acquisto, verrà conteggiato il totale da rimborsare. La somma dovuta verrà restituita, negli anni seguenti, direttamente scalata dalla tassazione dovuta allo Stato. I bonus fiscali sono cumulabili: ad esempio, se si rifà il tetto applicando dei pannelli fotovoltaici e si acquistano mobili nuovi, si può usufruire sia dello sgravio relativo all’energia alternativa sia del bonus mobili. Così come, se si cambiano gli infissi per coibentare meglio casa e si fa manutenzione al giardino, si può accedere sia al bonus risparmio energetico sia a quello per la tutela del verde.